Elegìaco

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sabato 22 dicembre 2018

ORALITÀ PASTORALE [N.2]


performance

di e con
Monica Serra

consulenza sonora
 

Simon Balestrazzi

produzione

Micro Fratture Teatro


Selezionato e inserito nella programmazione del Festival TEATRI DI VETRO edizione 2016; traccia audio selezionata al Süden Radio #2_Call for soundworks_RADIO PAPESSE.


Oralità pastorale è un progetto di ricerca sulla fisicità della voce nell'atto recitativo. Articola la sua proposta a partire dalla raccolta di materiali audio sul paesaggio sonoro riguardanti la vocalizzazione utilizzata dall'uomo-pastore con le greggi: fonemi, fischi, schiocchi di richiamo del bestiame, all'interno di una comunicazione primaria ed essenziale nella sua complessità, scandita da sonorità e ritmi, lunghi silenzi e pause e poi gli spostamenti durante la transumanza; l'umano che entra in stretta relazione col mondo animale attraverso un vero e proprio linguaggio vocale e gestuale codificato. Nasce nel 2013 come progetto itinerante e si suddivide in vari steps di raccolta audio. Sono state effettuate in loco 4 registrazioni, di cui 3 in Sardegna in tre territori differenti fra loro per specifiche morfologiche e la quarta nel parco nazionale d'Abruzzo nel 2017. La restituzione performativa del progetto, avvenuta in contesti di festival di teatro e performing arts, si è svolta sia in spazi all'aperto, come piazze, cortili privati, luoghi archeologici, sia in spazi chiusi non convenzionali. L'audio raccolto dalla performer in prima persona, durante la mattinata o l'intera giornata a fianco del pastore e il suo gregge in una esperienza totalizzante, accompagnandolo in tutte le fasi del lavoro, dalla mungitura agli spostamenti per raggiungere i pascoli e il ritorno all'ovile, viene dalla stessa manipolato e restituito in partitura sonora, creando la struttura di base della performance quale composizione ritmica ottenuta dunque dall'interazione del corpo performante con lo spazio (urbano) specifico ospitante e con il sonoro, attraverso la voce e sequenze di movimento, che come segni ricompongono la grammatica del pastore, declinandosi nelle forma della orchestrazione rituale in cui lo spettatore è coinvolto attivamente in quanto attore partecipante al rito. Come in un viaggio iniziatico, dal semplice atto di camminare insieme, attraversare strade e luoghi frequentati quotidianamente, pregni del nostro vissuto, rumoroso e caotico e comunque necessario al nostro vivere, si entra man mano nella zona del rituale, dove l'umano in solitudine è totalmente immerso nella contemplazione della natura e agito dagli equilibri della stessa, e in cui l'archetipo riaffiora svelandoci l'abisso. La cesura avvertita è il punto di congiunzione tra i due ambienti, il terreno in cui difendere le peculiarità culturali delle diverse categorie sociali e far maturare nuove soluzioni al nostro vivere contemporaneo.

Al festival TRASPARENZE 2019 proponiamo la performance contenente l'audio n.2 della durata di 18'. Durata totale della performance 45'-50', la quale si struttura in: CAMMINATA-transumanza umana + esecuzione del RITUALE, negli spazi urbani in cui il festival avrà luogo come momenti d'incontro e di relazione fra i cittadini. La performance preferibilmente da realizzarsi in orario diurno, è replicabile più volte al giorno, e in questo caso si avvale di un allestimento riguardante esclusivamente l'impianto audio nel luogo prescelto per il RITUALE. Durante la camminata si verificheranno varie incursioni, originate sia dallo stesso ambiente esterno della strada che provenienti dalle case, negozi, bar, come elementi di rottura: rumori, interferenze di vario genere, i quali dunque rispondono e si inseriscono esattamente nel contesto urbano cittadino contemporaneo. In tal senso si richiede la collaborazione, coinvolgimento e partecipazione attiva degli abitanti, soprattutto, ma non solo, fra coloro che vivono nei pressi dei luoghi scelti per la realizzazione del progetto.


Il progetto, nella propria peculiare specificità, si origina e si sviluppa attraverso il dialogo e la relazione che si instaura tra la performer e il territorio-spazio sociale e politico ospitante, sin dalla prima fase di field-recording quale ossatura e fondamenta su cui si regge l'intera azione performativa. Mettendo in luce modalità e aspetti dell'esistenza particolari, soggetti e categorie sociali operanti nella società contemporanea marginali rispetto al contesto economico globalizzato, lo scopo è quello di creare connessioni reali e immaginifiche tra i luoghi, anche se distanti fra loro e non solo fisicamente ma soprattutto culturalmente, e i suoi cittadini, attraverso interventi artistici che valorizzano altre forme del sensibile.

Field recordings


AUDIO n.1: residenza artistica Agosto 2013 - Sardegna, Comune di Santu Lussurgiu, in
collaborazione con TEATRO DEL SEGNO - Festival Percorsi Teatrali - sezione Teatro Sociale e di Comunità summer school - presentazione della performance presso il cortile di un'abitazione privata. La specificità del paesaggio sonoro di Santu Lussurgiu sono i numerosi allevamenti di bovini - la registrazione effettuata in loco riguarda il linguaggio utilizzato dai bovari con le mandrie.


AUDIO n.2: residenza artistica Aprile/Agosto 2014 - Sardegna, Comune di Sant'Anna Arresi, territorio del Sulcis-Iglesiente, in collaborazione con LA CERNITA TEATRO - Festival SANT'ANNA ARRESI TEATRO - presentazione della performance presso il Nuraghe Arresi. La registrazione effettuata in loco riguarda il linguaggio utilizzato da pastori e caprai con le greggi. Repliche: Festival DA DOVE STO CHIAMANDO/SIGNAL (Palazzo di città Cagliari - novembre 2014); Festival IN – CONTRO (Piazza Sas Animas Orosei - agosto 2015); Festival TEATRI DI VETRO (CARROZZERIE N.O.T Roma – settembre 2016); traccia audio selezionata al Süden Radio #2_Call for soundworks_RADIO PAPESSE.


AUDIO n.3: Marzo 2017 - Sardegna, Comuni di Villanovafranca e Gergei, territorio del Medio Campidano, in collaborazione con MAJU, presentazione della performance presso il cortile di Casa Caria come incursione all'interno di un DJ set . La registrazione effettuata in loco riguarda il linguaggio utilizzato dai pastori.




AUDIO n.4: residenza artistica Giugno 2017 - Museo della Transumanza - Comune di Villetta Barrea - parco nazionale d'Abruzzo. La registrazione effettuata in loco riguarda il linguaggio utilizzato dai pastori/caprai.







SCHEDA TECNICA

AUDIO:
    Impianto Audio: 2/4 casse (numero variabile in funzione delle dimensioni e della posizione dello spazio prescelto) + stativi + mixer + 1 monitor;
    Microfono ad archetto;
    Cavi audio di collegamento;
    Collegamenti elettrici.


Se ospitato in serale/notturna
LUCI:
    N° 1 Spot da posizionare a terra al centro della scena - proscenio;
    N° 2 Spot + stativi.
    Collegamenti elettrici.

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