T.A.C. - Splintered
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Small Voices / Wide
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T.A.C.
Un’altra ora di grande musica, ma non è una novità!
Dopo due ottime release licenziate dalla pugliese SmallVoices, quali ‘Waiting For The Twilights’ e ‘Twilight Rituals’, entrambe caratterizzate da un artwork dalle tonalità enigmatiche e variopinte, i T.A.C. tornano con un digipak di candida e pura bianchezza.
Avevo avuto modo di ascoltare in anteprima l’advance-CD di ‘Splintered’ e ne ero rimasto “semplicemente” impressionato, soprattutto per via delle sonorità notturne e le ottime vocals di ‘Broken’, della sperimentazione e la varietà di strumenti contenuta in ‘My Life At The Edge Chaos’ (tra cui viola e violoncello), del viaggio introspettivo/ritualistico di "I Should Have Know’, della ritmica pulsante e quei canti quasi sacrali di "leech", ed infine per via della stranezza della claustrofobica "Rain Some Nights", caratterizzata da vocals insolitamente onnipresenti e suoni perforanti, disturbanti e taglienti.
Oggi dopo molti giorni di ascolto posso dire che ‘Splintered’ è un viaggio surreale che accompagna l’ascoltatore verso lidi inesplorati e rappresenta quanto sia efficace (e felice) l’unione artistica di Simon Balestrazzi con Monica Serra e Corrado Loi.
‘Splintered’ è un CD affascinante che ammalia grazie al suo desiderio di tessere strutture che alternano dolci melodie ad un rumorismo d’impatto, ma non aggressivo, finalizzato ad una manipolazione della Musica. I brani sono complessi e diversi tra loro, ciò nonostante mantengono un mood costante figlio della vena sperimentale ed ipnotica del genio di Simon Balestrazzi.
Ancora una volta la raffinatezza e la classe di questo storico progetto italiano trova conferma in un disco dotato di una profondità angosciante che mette in luce le proprie peculiarità ascolto dopo ascolto. Da avere!
Un’altra ora di grande musica, ma non è una novità!
Dopo due ottime release licenziate dalla pugliese SmallVoices, quali ‘Waiting For The Twilights’ e ‘Twilight Rituals’, entrambe caratterizzate da un artwork dalle tonalità enigmatiche e variopinte, i T.A.C. tornano con un digipak di candida e pura bianchezza.
Avevo avuto modo di ascoltare in anteprima l’advance-CD di ‘Splintered’ e ne ero rimasto “semplicemente” impressionato, soprattutto per via delle sonorità notturne e le ottime vocals di ‘Broken’, della sperimentazione e la varietà di strumenti contenuta in ‘My Life At The Edge Chaos’ (tra cui viola e violoncello), del viaggio introspettivo/ritualistico di "I Should Have Know’, della ritmica pulsante e quei canti quasi sacrali di "leech", ed infine per via della stranezza della claustrofobica "Rain Some Nights", caratterizzata da vocals insolitamente onnipresenti e suoni perforanti, disturbanti e taglienti.
Oggi dopo molti giorni di ascolto posso dire che ‘Splintered’ è un viaggio surreale che accompagna l’ascoltatore verso lidi inesplorati e rappresenta quanto sia efficace (e felice) l’unione artistica di Simon Balestrazzi con Monica Serra e Corrado Loi.
‘Splintered’ è un CD affascinante che ammalia grazie al suo desiderio di tessere strutture che alternano dolci melodie ad un rumorismo d’impatto, ma non aggressivo, finalizzato ad una manipolazione della Musica. I brani sono complessi e diversi tra loro, ciò nonostante mantengono un mood costante figlio della vena sperimentale ed ipnotica del genio di Simon Balestrazzi.
Ancora una volta la raffinatezza e la classe di questo storico progetto italiano trova conferma in un disco dotato di una profondità angosciante che mette in luce le proprie peculiarità ascolto dopo ascolto. Da avere!
(Lux)
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