Teatro Danza Cabaret
HIEROS LO SPETTACOLO DI R. BARRACU
L’intenso viaggio dell’umanità alla ricerca dell’armonia perduta. Un lungo tragitto che percorre riti e simbologie primordiali. E’ in sintesi il filo conduttore che attraversa Hieròs: opera prima del regista teatrale Riccardo Barracu, prodotto e promosso dal Gal Interprovinciale delle Marmille e realizzato da riverrunTeatro.
Otto le tappe del tour che toccherà diversi centri dell'isola ma anche importanti piazze italiane. Il debutto è previsto domenica 17 giugno alle ore 21 al Teatro Civico di Sinnai, (CA). Poi la pièce approderà oltre Tirreno, per due importanti date a Bologna, sabato 23 giugno alle ore 21 al Teatro Testoni e martedì 26 (ore 21) al Teatro Out Off di Milano.
Il ‘viaggio’ di Hieròs riprenderà la via del mare per tornare in Sardegna dove lo aspettano altre cinque date da un capo all’altro dell’isola: domenica 1 luglio in piazza Vittorio Emanuele a Santa Teresa di Gallura, (Olbia/Tempio), sabato 7 luglio a Villa Ticca in località Calagonone, Dorgali, (NU), sabato 14 luglio all’Anfiteatro delle Terme di Sardara, (Medio Campidano), sabato 21 luglio a Olbia all’ Anfiteatro Porto Rotondo (Olbia/Tempio) e ultima tappa sabato 28 luglio a Abbasanta al Nuraghe Losa (OR).
In scena un cast di giovani professionisti con la partecipazione dell’attrice del riverrunTeatro Roberta Locci. Con lei sul palco i ‘danz’attori’ Emanuele Masillo, Felice Montervino e Alessandro Pani e le ‘danz’attrici’ Vanessa Podda, Veronica Sanna e Monica Serra, che interagiscono con una moltitudine di arti: teatro, danza, arti figurative e musica. Il tutto arricchito di contenuti legati a archeoastronomia, antropologia, cosmogonia, ovvero la ricerca delle origini dell’universo.
Le musiche originali sono di Rossella Faa, firma scene e costumi Marco Nateri, la direzione artistica è affidata a Elio Arthemalle e Roberta Locci.
Lo spettacolo
Ispirata agli scritti dello studioso e antropologo sardo Lello Fadda, Hieròs, in greco antico, sacro, è l’esito di una lunga ricerca durata tre anni (finanziata dal Gal) su quel patrimonio di simboli e esperienze della Sardegna arcaica che trovano sorprendenti analogie in molte culture mediterranee.
Come una favola contemporanea la pièce accompagna lo spettatore lungo una sorta di viaggio iniziatico. Da un’originaria età d’oro dell’uomo alla sua decadenza e successiva rinascita. L’immaginario tragitto si compie grazie alla figura di uno sciamano, personaggio che nell’antichità ricopriva il ruolo di mediatore tra le cose divine e terrene. E, sullo sfondo, una Sardegna che a distanza di secoli continua a custodire gelosamente le sue tradizioni più autentiche.
L’impianto narrativo è di forte impatto scenico. Figure elegiache danzano sulla scena quasi a esorcizzare le difficoltà del percorso evolutivo dell’umanità. Su fondali di tulle scorrono immagini di
anfratti e grotte a rappresentare il fondo dell’essere umano scandagliato da una sonda, come una sorta di "esame endoscopico" dell’anima. Ancora, teche in plexiglas e superfici a specchio riflettono i movimenti sulla scena e richiamano l’ acqua, sostanza primordiale.
Scene e costumi attraversano stili ed epoche: dall’infanzia dell’umanità fino ad un ipotetico futuro asettico e ipertecnologico dove l'uomo si confronta con la sua sostanza primigenia.
Spettacolari i costumi in ferro che richiamano gli strumenti di tortura medievali, atti a simboleggiare l'imprigionamento mentale, e poi il lino bianco, candido preludio di un lento risveglio dell’essere umano che si riappropria della propria natura libera mediando con il divino.
A far da elemento unificante, una colonna sonora che predilige di volta in volta tamburi incalzanti, dolci e soavi sinfonie per archi. Percussioni etniche, vibrati di violini, viola e violoncello, voci bianche e campionature al sintetizzatore che danno vita ai quadri e sembrano scandire il ritmo e i tempi del cammino dell’umanità.
R. BARRACU
Note biografiche
Riccardo Barracu nasce in Sardegna nel 1968, sin dai tempi del liceo matura la passione per il teatro, attività nella quale si cimenta appunto nella sua scuola, sia come attore che regista, “Saul” è dell’anno accademico 1989, tratto dalla tragedia alfieriana.
Nei primi anni novanta si trasferisce a Bologna, dove frequenta i corsi universitari del DAMS, dedicandosi con particolare interesse alla drammaturgia teatrale, la scrittura creativa, la fotografia e il cinema che approfondisce sia dal punto di vista teorico che pratico.
L’attività culturale universitaria e una situazione di confronto che la città di Bologna offre, gli permette di accrescere la sua preparazione artistica.
Frequenta i laboratori di istituzione di regia con il suo docente Picchi dove debutta come attore nell’opera di Pirandello “I giganti della montagna”.
Collabora parallelamente con diverse strutture teatrali e scrive gli editoriali per il mensile “Mongolfiera”, la pagina dello spettacolo.
Ha opportunità di frequentare alla “Sorbonne” di Parigi i corsi intensivi di cinema tenuti da Cloude Chabrol e Peter Weir.
A Bologna sviluppa la sua formazione di attore seguendo il corso propedeutico della “Galante Garrone” e la scuola presso il teatro “Bibiena” di Trestini.
Ha modo di far parte del cast di alcuni lungometraggi: “Domani compio vent’anni” di L. Capogna, “Prima dammi un bacio” di A. Logiudice e mediometraggi come: “Matteo” di F. Colangelo;
Realizza sempre come attore diversi spot per campagne nazionali internazionali.
A Sant’Arcangelo di Romagna, segue i laboratori di Grottowski e si avvicina al teatro contemporaneo del “Living Theatre” per la realizzazione della sua tesi di laurea.
A fine anni novanta scrive e realizza il suo primo cortometraggio “La scelta” e imposta il suo percorso professionale orientato sulla regia. Condivide il metodo di Stanislavskij che utilizza come docente nei suoi laboratori.
In Sardegna collabora con “L’Isola del Teatro” per quattro anni come docente di teatro e cinema realizzando spettacoli teatrali come “Tra favola e sogno”; proponendo poi uno spettacolo multimediale: “Globalizz-@zione” progetto che ha unito attività artistiche differenti in un’installazione tra video, fotografia, pittura, giornalismo e performance;
Realizza “Immagina, le stagioni della vita”, cortometraggio orientato verso lo studio simbolico dell’immagine e il concetto di polisemia artistica.
Approfondisce il suo percorso su Stanislavskij seguendo il laboratorio di Coco Leonardi, maestro di cui nutre grande stima.
Da ormai tre anni lavora al progetto “Hieros” come autore e regista, realizzandone dapprima la stesura del copione teatrale e in seguito ricercando le figure artistiche e professionali più adatte per la sua messa in opera.
Il cast
Autore e regista: Riccardo Barracu
Coordinamento artistico: Elio Turno Arthemalle e Roberta Locci
Scene e costumi: Marco Nateri
Musiche originali: Rossella Faa
Con: Roberta Locci danz’attrice
Emanuele Masillo danz’attore
Felice Montervino danz’attore
Alessandro Pani danz’attore
Vanessa Podda danz’attrice
Veronica Sanna danz’attrice
Monica Serra danz’attrice
Sartoria: Anna Sedda
Assistente costumista: Anna Cabras
Fornitura tessuti e materiale di scena: $bold[Peroni Spa Milano; Tessuti O.b. stock Prato – Agotex (Treviso)
Costruzioni scenografie: Roberto Sanna Valle e Neon Europa
Direttore tecnico: Peppe Pili
Light designer: Stefano Delitala
Service tecnico: La Maschera
Tecnici luci: Roberto Cabras, Michele Collu
Service Audio: Zoon video di Elio Biolchini
Graphic designer: Rinaldo Crespi
Responsabile della distribuzione: Sonia Soriga
Segreteria organizzativa: Gianna Veroni
Collaboratrici organizzative: Rita Anedda, Michela Cabiddu, Patrizia Congia, Primavera Contu, Michela Mari, Elisa Zedda
Assistente di produzione: Alessandra Leo
Direzione organizzativa e coordinamento generale: Tullia Agati
Informazioni:
RIVERRUN TEATRO
Via Giardini, 164, CAGLIARI
tel. 070 43 201
e-mail: info@riverrun.it
sito web: http://www.riverrun.it
GAL DELLE MARMILLE
Via Baressa, 2, BARADILI (OR)
tel. 0783 95 90 21
fax 0783 95 91 42
e-mail
sito web
L’intenso viaggio dell’umanità alla ricerca dell’armonia perduta. Un lungo tragitto che percorre riti e simbologie primordiali. E’ in sintesi il filo conduttore che attraversa Hieròs: opera prima del regista teatrale Riccardo Barracu, prodotto e promosso dal Gal Interprovinciale delle Marmille e realizzato da riverrunTeatro.
Otto le tappe del tour che toccherà diversi centri dell'isola ma anche importanti piazze italiane. Il debutto è previsto domenica 17 giugno alle ore 21 al Teatro Civico di Sinnai, (CA). Poi la pièce approderà oltre Tirreno, per due importanti date a Bologna, sabato 23 giugno alle ore 21 al Teatro Testoni e martedì 26 (ore 21) al Teatro Out Off di Milano.
Il ‘viaggio’ di Hieròs riprenderà la via del mare per tornare in Sardegna dove lo aspettano altre cinque date da un capo all’altro dell’isola: domenica 1 luglio in piazza Vittorio Emanuele a Santa Teresa di Gallura, (Olbia/Tempio), sabato 7 luglio a Villa Ticca in località Calagonone, Dorgali, (NU), sabato 14 luglio all’Anfiteatro delle Terme di Sardara, (Medio Campidano), sabato 21 luglio a Olbia all’ Anfiteatro Porto Rotondo (Olbia/Tempio) e ultima tappa sabato 28 luglio a Abbasanta al Nuraghe Losa (OR).
In scena un cast di giovani professionisti con la partecipazione dell’attrice del riverrunTeatro Roberta Locci. Con lei sul palco i ‘danz’attori’ Emanuele Masillo, Felice Montervino e Alessandro Pani e le ‘danz’attrici’ Vanessa Podda, Veronica Sanna e Monica Serra, che interagiscono con una moltitudine di arti: teatro, danza, arti figurative e musica. Il tutto arricchito di contenuti legati a archeoastronomia, antropologia, cosmogonia, ovvero la ricerca delle origini dell’universo.
Le musiche originali sono di Rossella Faa, firma scene e costumi Marco Nateri, la direzione artistica è affidata a Elio Arthemalle e Roberta Locci.
Lo spettacolo
Ispirata agli scritti dello studioso e antropologo sardo Lello Fadda, Hieròs, in greco antico, sacro, è l’esito di una lunga ricerca durata tre anni (finanziata dal Gal) su quel patrimonio di simboli e esperienze della Sardegna arcaica che trovano sorprendenti analogie in molte culture mediterranee.
Come una favola contemporanea la pièce accompagna lo spettatore lungo una sorta di viaggio iniziatico. Da un’originaria età d’oro dell’uomo alla sua decadenza e successiva rinascita. L’immaginario tragitto si compie grazie alla figura di uno sciamano, personaggio che nell’antichità ricopriva il ruolo di mediatore tra le cose divine e terrene. E, sullo sfondo, una Sardegna che a distanza di secoli continua a custodire gelosamente le sue tradizioni più autentiche.
L’impianto narrativo è di forte impatto scenico. Figure elegiache danzano sulla scena quasi a esorcizzare le difficoltà del percorso evolutivo dell’umanità. Su fondali di tulle scorrono immagini di
anfratti e grotte a rappresentare il fondo dell’essere umano scandagliato da una sonda, come una sorta di "esame endoscopico" dell’anima. Ancora, teche in plexiglas e superfici a specchio riflettono i movimenti sulla scena e richiamano l’ acqua, sostanza primordiale.
Scene e costumi attraversano stili ed epoche: dall’infanzia dell’umanità fino ad un ipotetico futuro asettico e ipertecnologico dove l'uomo si confronta con la sua sostanza primigenia.
Spettacolari i costumi in ferro che richiamano gli strumenti di tortura medievali, atti a simboleggiare l'imprigionamento mentale, e poi il lino bianco, candido preludio di un lento risveglio dell’essere umano che si riappropria della propria natura libera mediando con il divino.
A far da elemento unificante, una colonna sonora che predilige di volta in volta tamburi incalzanti, dolci e soavi sinfonie per archi. Percussioni etniche, vibrati di violini, viola e violoncello, voci bianche e campionature al sintetizzatore che danno vita ai quadri e sembrano scandire il ritmo e i tempi del cammino dell’umanità.
R. BARRACU
Note biografiche
Riccardo Barracu nasce in Sardegna nel 1968, sin dai tempi del liceo matura la passione per il teatro, attività nella quale si cimenta appunto nella sua scuola, sia come attore che regista, “Saul” è dell’anno accademico 1989, tratto dalla tragedia alfieriana.
Nei primi anni novanta si trasferisce a Bologna, dove frequenta i corsi universitari del DAMS, dedicandosi con particolare interesse alla drammaturgia teatrale, la scrittura creativa, la fotografia e il cinema che approfondisce sia dal punto di vista teorico che pratico.
L’attività culturale universitaria e una situazione di confronto che la città di Bologna offre, gli permette di accrescere la sua preparazione artistica.
Frequenta i laboratori di istituzione di regia con il suo docente Picchi dove debutta come attore nell’opera di Pirandello “I giganti della montagna”.
Collabora parallelamente con diverse strutture teatrali e scrive gli editoriali per il mensile “Mongolfiera”, la pagina dello spettacolo.
Ha opportunità di frequentare alla “Sorbonne” di Parigi i corsi intensivi di cinema tenuti da Cloude Chabrol e Peter Weir.
A Bologna sviluppa la sua formazione di attore seguendo il corso propedeutico della “Galante Garrone” e la scuola presso il teatro “Bibiena” di Trestini.
Ha modo di far parte del cast di alcuni lungometraggi: “Domani compio vent’anni” di L. Capogna, “Prima dammi un bacio” di A. Logiudice e mediometraggi come: “Matteo” di F. Colangelo;
Realizza sempre come attore diversi spot per campagne nazionali internazionali.
A Sant’Arcangelo di Romagna, segue i laboratori di Grottowski e si avvicina al teatro contemporaneo del “Living Theatre” per la realizzazione della sua tesi di laurea.
A fine anni novanta scrive e realizza il suo primo cortometraggio “La scelta” e imposta il suo percorso professionale orientato sulla regia. Condivide il metodo di Stanislavskij che utilizza come docente nei suoi laboratori.
In Sardegna collabora con “L’Isola del Teatro” per quattro anni come docente di teatro e cinema realizzando spettacoli teatrali come “Tra favola e sogno”; proponendo poi uno spettacolo multimediale: “Globalizz-@zione” progetto che ha unito attività artistiche differenti in un’installazione tra video, fotografia, pittura, giornalismo e performance;
Realizza “Immagina, le stagioni della vita”, cortometraggio orientato verso lo studio simbolico dell’immagine e il concetto di polisemia artistica.
Approfondisce il suo percorso su Stanislavskij seguendo il laboratorio di Coco Leonardi, maestro di cui nutre grande stima.
Da ormai tre anni lavora al progetto “Hieros” come autore e regista, realizzandone dapprima la stesura del copione teatrale e in seguito ricercando le figure artistiche e professionali più adatte per la sua messa in opera.
Il cast
Autore e regista: Riccardo Barracu
Coordinamento artistico: Elio Turno Arthemalle e Roberta Locci
Scene e costumi: Marco Nateri
Musiche originali: Rossella Faa
Con: Roberta Locci danz’attrice
Emanuele Masillo danz’attore
Felice Montervino danz’attore
Alessandro Pani danz’attore
Vanessa Podda danz’attrice
Veronica Sanna danz’attrice
Monica Serra danz’attrice
Sartoria: Anna Sedda
Assistente costumista: Anna Cabras
Fornitura tessuti e materiale di scena: $bold[Peroni Spa Milano; Tessuti O.b. stock Prato – Agotex (Treviso)
Costruzioni scenografie: Roberto Sanna Valle e Neon Europa
Direttore tecnico: Peppe Pili
Light designer: Stefano Delitala
Service tecnico: La Maschera
Tecnici luci: Roberto Cabras, Michele Collu
Service Audio: Zoon video di Elio Biolchini
Graphic designer: Rinaldo Crespi
Responsabile della distribuzione: Sonia Soriga
Segreteria organizzativa: Gianna Veroni
Collaboratrici organizzative: Rita Anedda, Michela Cabiddu, Patrizia Congia, Primavera Contu, Michela Mari, Elisa Zedda
Assistente di produzione: Alessandra Leo
Direzione organizzativa e coordinamento generale: Tullia Agati
Il calendario
- domenica 17 giugno, ore 21, Teatro Civico Sinnai, (CA)
- sabato 23 giugno, ore 21, Teatro Testoni, Bologna
- martedì 26 giugno, ore 21,Teatro Out Off, Milano
- domenica 1 luglio, ore 21,30, Piazza Vittorio Emanuele, Santa Teresa di Gallura, (Olbia/Tempio)
- sabato 7 luglio, ore 21,30, Villa Ticca, Dorgali, (NU)
- sabato 14 luglio, ore 21,30, Anfiteatro delle Terme, Sardara, (Medio Campidano)
- sabato 21 luglio, ore 21,30, Anfiteatro, Porto Rotondo (Olbia/Tempio)
- sabato 28 luglio, ore 21,30, Nuraghe Losa, Abbasanta (OR)
Informazioni:
RIVERRUN TEATRO
Via Giardini, 164, CAGLIARI
tel. 070 43 201
e-mail: info@riverrun.it
sito web: http://www.riverrun.it
GAL DELLE MARMILLE
Via Baressa, 2, BARADILI (OR)
tel. 0783 95 90 21
fax 0783 95 91 42
sito web
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